Si viene alla luce per diversi motivi, tra i principali c’è quello di voler fare esperienza su questo piano vibrazionale di 3° dimensione.
L’anima s’incarna in corpo perché vuole condurre la ricerca per il suo evolvere, che può avere diversi scopi, in questo momento storico è noto quello di dover aiutare l’umanità a fare il salto vibrazionale dalla 3° alla 4° e alla 5° dimensione.
Ma cosa vuol dire fare ricerca?
Significato: attività che ha per fine un ritrovamento, ingegnarsi di trovare ciò che fa bisogno, o che si desidera, o che si è smarrito.
Dall’etimologia latina “circum” ATTORNO, donde nella bassa latinità si formò CIRCARE, andare attorno, quasi in cerchio, come fa chi vuol trovare qualcosa, ond’anche in sanscritto C’AKRA ruota.
Ecco dunque che la ricerca è per natura umana un processo insito, biologico, naturale appunto.
Ma innescare questo processo consapevolmente richiede grande volontà e curiosità.
Come già detto in un precedente articolo, Ricerca è uguale a Esperienza che porta alla Conoscenza e infine alla Consapevolezza.
Qualunque sia la ricerca che state effettuando, questo è il ciclo che essa per natura segue.
A questo punto è importante capire quanto la ricerca vuole essere profonda, più lo sarà e più metterete a dura prova le vostre convinzioni, gli insegnamenti già acquisiti, i vostri credo, persino la fede.
Da ormai diversi anni, la ricerca mi conduce nei meandri più profondi e nascosti del mio essere, nonché di ciò che ho attorno, ricordate “come sopra così sotto”, e questo mi porta sempre di più a mettermi in gioco, a poter cambiare le carte in tavola alla successiva scoperta, a rivalutare in continuazione ciò che pareva assodato.
La ricerca ha una regoletta chiara e precisa:” lasciati sempre il beneficio del dubbio”.
Se con qualcuno parli di un argomento in cui non sei ferrato o magari anche si, lascia che il dubbio entri in te e vai ad appurare le sue parole, a fare ricerca, potresti scoprire che quelle parole non erano poi cosi folli o magari il contrario, perché si può osservare un albero da due prospettive diverse e farne due descrizioni differenti, cambiano le parole, la semantica, le emozioni con le quali lo descriviamo ma, l’albero è sempre lo stesso.
Ogni essere umano crea e vive la propria realtà, ma di verità ne esiste sempre e solamente una, quella tra le parti.
Al contrario della storia, con cui siamo stati indottrinati, che è scritta dai vincenti, quindi solamente una realtà.
La verità ha la condizione di utilizzare un linguaggio superiore alla media degli esseri umani, per il semplice motivo che l’essere umano è costantemente soggiogato dall’ego, dalla ragione, dal profitto.
Quando si ricerca la verità senza questi condizionamenti allora la si trova.
Quali sono gli strumenti per fare ricerca?
Eh eh!! Qui viene il bello.
Solitamente quando si intraprende una ricerca vale un’altra regoletta che qualcuno insegnò un po’ di tempo fa: “chiedi e ti sarà dato”, e di strumenti ve ne sono un infinità, dai libri ai viaggi, da internet alla meditazione, dal chiedere a nonna o al bambino di 5 anni. Ogni strumento ha il suo momento, il suo campo d’azione e le sue modalità di utilizzo.
Oltre quelli citati, personalmente ne ho trovato uno che preferisco agli altri, la Radioestesia.
“La mia Signora di luce”, così la chiamo, una donna straordinaria che a 70 anni suonati ancora studia e ha tanta voglia di conoscenza, tempo fa ha voluto farmi dono insegnandomi quest’arte antica come l’uomo e ancora oggi mi segue nel mio cammino.
La radioestesia è lo strumento che mi guida alla percezione delle radiazioni o anche vibrazioni, dal momento che tutto è vibrazione, dagli oggetti ai corpi biologici, dalle forme pensiero ad un avvenimento, tutto è percettibile e misurabile.
Per farvi un esempio classico, i rabdomanti non fanno altro che mettere in pratica la radioestesia. Come? Il corpo umano è come una grande radio che riceve ed emette frequenze, come la radio che ascoltate in casa o in auto, basta sintonizzarla sulla frequenza che volete ed il gioco è fatto. Il rabdomante si sintonizza sulla frequenza dell’acqua e magicamente vi indica, attraverso l’utilizzo di uno strumento, in questo caso la forcella, il punto esatto dove si trova l’acqua, a che profondità, l’intensità del flusso e molti altri dettagli ancora. Questa dinamica è applicabile a tutto il resto.
Come pensate che gli antichi trovassero i punti energetici dove sono costruiti tutti i siti archeologici di tutto il pianeta, e non solo, anche le chiese seguono gli stessi principi, non tutte, in realtà solamente le più antiche, esempio palese si può avere in Sardegna, vicino, se non addirittura proprio sopra ai Nuraghi, alla Domus de Janas, alle Tombe dei Giganti e altri siti, spesso si trovano vecchie chiese campestri. Questo perché gli ecclesiastici sono a conoscenza di questa pratica e la utilizzano per i loro scopi, ecco perché come già detto, hanno cercato di distruggere la conoscenza, vietarla a coloro che non stessero sotto il loro controllo ecc., vedi la caccia alle streghe o Santa Inquisizione, così come la disfatta ai templari.
La radioestesia richiede molto spirito di ricerca e anche molta attenzione, è uno strumento che apre i canali con i regni più sottili, dunque è prerogativa del radioestesista essere molto diligente nell'interfacciarsi con cautela e cura nei dettagli per evitare di incorrere in esperienze poco piacevoli.
Attraverso la radioestesia sto scoprendo chi sono, da dove vengo e cosa faccio qui.
Da quando ho iniziato questo percorso ringrazio ogni giorno per la possibilità che mi è stata offerta, la mia esperienza si è infittita di avvenimenti fuori dal comune, fuori dal tempo e dallo spazio, immerso nel mistero e nella conoscenza allo stesso tempo, mi sta facendo crescere, solleticando costantemente la mia consapevolezza e ponendomi sempre sul gradino della ricerca.
Il vostro cammino è nella Luce e nell’ Amore
Grazie Grazie Grazie
A presto
miserhat